Cosa fare se il contatore della luce è guasto

Può capitare da un momento all'altro che il contatore della luce smetta di svolgere la funzione per cui è stato progettato e diventi inutilizzabile. Può esserci un malfunzionamento risolvibile, o può semplicemente non funzionare più: quando ci si accorge di un guasto che può sembrare davvero gravissimo, si entra nel panico e non si sa chi chiamare. Dobbiamo sempre sgombrare la mente dall'idea di chiamare nostri tecnici di riferimento perché quando si parla di contatori e cose affini, anche i più accreditati tecnici di fiducia rifiuteranno l'incarico e con la massima onestà cederanno il posto ai tecnici dell'ente erogatore di elettricità con il quale abbiamo sottoscritto un contratto.

Dev'essere così perché se il contatore sta subendo un malfunzionamento, probabilmente sta anche calcolando male i consumi e di tutto ciò se ne deve occupare l'azienda fornitrice.
Una particolare attenzione dev'essere anche prestata al lato economico perché se pensiamo di "fare i furbi" di far venire un tecnico del nostro ente erogatore di elettricità per evitare di pagare la bolletta o per avere un consulto gratuito, dobbiamo intraprendere una strada completamente diversa o, se siamo onesti, non intraprenderne proprio nessuna.

Quando chiamiamo il tecnico dell'azienda fornitrice di elettricità a cui siamo appoggiati, dobbiamo essere assolutamente sicuri che il contatore dell'elettricità sia realmente rotto e per rendercene conto con certezza dobbiamo verificare che manifesti almeno uno dei cosiddetti "sintomi" schiaccianti, altrimenti pagheremmo il costo della verifica, del viaggio dell'esperto, con il sovrappiù dell'allarme procurato all'azienda che magari si è messa in moto per farci avere a casa un loro operatore il prima possibile, ad esempio prima del fine settimana, come il venerdì sera, od in un giorno prefestivo. Per questo è necessario controllare bene il contatore per avere la certezza assoluta che il danno sia effettivamente legato ad un disturbo dei circuiti o qualche altra cosa risolvibile solo dall'azienda, che se ci ha appena dato il contatore, tra le altre cose potrebbe esserne la colpevole. Se non arriva più corrente in casa e non c'è stato un black out, i nostri vicini non hanno lo stesso problema e gli apprecchi funzionano regolarmente se collegati ad un'altra fonte di elettricità, probabilmente è il contatore a dare segnali di squilibrio, per questo rivolgendoci all'azienda risolveremo il problema. Se invece il contatore è spento, se sul piccolo schermo presente su tutti i contatori viene segnalata una problematica, allora è davvero il caso di adoperarci.

Se il malfunzionamento o la rottura è realmente presente, tutte le aziende fornitrici di elettricità non fanno pagare la verifica del tecnico: si tratta di una cosa davvero molto conveniente ed onesta, nata in funzione del fatto che il contatore è fornito dall'azienda e se ci sono problematiche non previste che non succedono normalmente (il contatore non è come un computer, non si rompe dopo un tot di tempo), allora significa che il contatore era guasto dall'inizio e la colpa allora è di chi ce l'ha fornito, ossia dell'ente erogatore. Per questa ragione la verifica non sarà pagata e forse riceveremo anche convenienti offerte per chiederci scusa.

Attenzione alle tempistiche perché nel caso fosse urgente probabilmente l'azienda impiegherà meno di 24 ore, ma in altri casi possono volerci due giorni lavorativi (scordiamoci di far venire tecnici di sabato o di domenica) ed in altri anche 15 giorni lavorativi a seconda del periodo nel quale ci troviamo e del problema segnalato, perché l'azienda dovrà comunque inoltrare la richiesta al distributore di energia, reale proprietario del contatore, e tutto ciò avrà dei tempi tecnici. Perciò, facciamo tutto il prima possibile!

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Tag: contatore,   malfunzionamento,   azienda,   erogatore,   problema,   verifica,   tecnico,   funzione,   guasto

Temi: particolare attenzione,   ente erogatore,   piccolo schermo,   lato economico,   schermo presente

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