Come spostare il contatore della luce
Quando si va ad installare per la prima volta un contatore che poi sicuramente sarà tenuto sotto controllo dai tecnici e dagli operatori del nostro ente erogatore di elettricità, bisogna assolutamente scegliere un posto della casa che sia facilmente accessibile: dobbiamo prestare attenzione al fatto che per raggiungerlo non si debbano spostare mobili, non si debbano scavalcare ostacoli né fare altre cose complicate. Basta immaginare una semplice circostanza nella quale, ipoteticamente, siamo costretti a raggiungere il più rapidamente possibile e di corsa il contatore dell'elettricità: messo come è ora, riusciremmo ad arrivare a toccarlo prima che possa essere troppo tardi ed in tempi ragionevoli? Se lo riteniamo necessario, mettiamoci alla prova e andiamo davvero di corsa per raggiungerlo. Quasi tutti risponderanno di no, che non ce la fanno, che c'è qualcosa da spostare. Come fare, allora, in casi come questo?
Il primo fondamentale punto riguarda il fatto che sia necessario ed indispensabile superare il grande scoglio che ci fa pensare che sia necessario occultare il contatore come se fosse una cosa crudele averlo ben in evidenza, semplicemente perché antiestetico e non in tinta con la nostra abitazione. Mettiamo da parte l'estetica e ricordiamoci di quanto potrebbe essere proritario andare a controllarlo nel caso temessimo una fuga di gas: non è più importante salvarci da una perdita lenta ma costante che potrebbe farci correre il rischio di saltare in aria insieme alla casa? Insomma, detto questo, dobbiamo sempre tenere presente che il contatore dell'elettricità dev'essere in evidenza e facilmente accessibile anche nei maggiori momenti di concitazione. Se ci rendiamo conto di questa cosa quando ormai è troppo tardi, possiamo avere ancora qualche chance di trasferirlo e spostarlo in un altro luogo della casa che ci sembri un po' più decente ed adeguato. Teniamo presente come prima cosa che non è affatto possibile prendere decisioni da soli od agire contattando tecnici di riferimento od altre cose: la nostra decisione, che finché non sarà approvata sarà solamente una richiesta, dovrà essere prontamente inoltrata al nostro fornitore di energia elettrica richiedendo un intervento, se ritengono possa essere fattibile, di uno dei loro tecnici. Richieste come queste, e per appurarlo basta consultare le domande più frequenti sul sito web di un qualunque fornitore, vengono evase entro circa due giorni lavorativi al termine dei quali il fornitore chiederà a sua volta informazioni al distributore, per avviare la procedura che poi ci porterà allo spostamento del contatore.
I passaggi di cui sopra ovviamente sono validi solamente se già avevamo un contratto in essere con l'azienda di fornitura elettrica che abbiamo contattato; se così non fosse, dovremo comunque avviare una procedura diversa chiedendo informazioni agli operatori dell'ente erogatore di elettricità che abbiamo scelto. Per quanto riguarda la richiesta di spostamento, da inoltrare all'azienda saranno pochi i dati da dare: quelli classici anagrafici, l'indirizzo della fornitura con relativo codice POD, codice cliente ed indicazione del trasferimento del contatore: di quanto deve essere spostato e per quale ragione? L'ultimo passaggio sarà quello di andare a chiedere l'autorizzazione scritta dell'amministratore del nostro palazzo.
Se il preventivo sarà accettato, e potrà volerci qualche giorno perché venga visionato dall'ente erogatore di elettricità ed in seguito analizzato (ed eventualmente anche approvato), allora dovremo aspettare che i lavori comincino. I tempi generalmente non vanno mai oltre i 20 giorni lavorativi se è un lavoro semplice, ma possono superare i 70 lavorativi se il trasferimento del contatore è un po' più complesso. Pronti ad affrontare questa lunga trafila? Bisogna sempre prestare attenzione a dove mettere il contatore, prima e non dopo.
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Tag: contatore, casa, erogatore, fornitore, trasferimento, prestare, corsa, richiesta, codice
Temi: ente erogatore, semplice circostanza, grande scoglio
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