Aumentare la durata della batteria dello smartphone
Chiunque usi un dispositivo mobile per collegarsi ad Internet, ad esempio uno smartphone o un tablet, sa che, prima o poi, si potrà verificare qualche problema di durata della batteria, la cui carica può venire a mancare all'improvviso, quando più serve.
Con il tempo qualunque batteria mostrerà cedimenti e i dispositivi mobili non fanno eccezione; il logorio sarà tanto più veloce quanto più si utilizzerà, ad esempio, il proprio smartphone per giocare e per navigare su Internet, ma anche per usare applicazioni computazionalmente onerose, operazioni queste molto dispendiose dal punto di vista energetico. Si pensi, ad esempio all'uso massivo del GPS e del Wi-Fi per le più svariate app, tra cui quelle che operano una localizzazione che, unita alla visualizzazione di mappe con cui si interagisce, possono far scaricare la batteria molto velocemente.
Oltre a questo logoramento continuo della batteria si aggiunge il fatto che, giorno per giorno, ci si può ridurre a fine giornata con un filo di carica e quindi risulta essere davvero importante riuscire ad aumentare la durata della batteria il più possibile.
Per salvaguardare la batteria si può ricorrere a degli utili stratagemmi, in primis quello del risparmio energetico che impatta diversi fronti; allo scopo si può, ad esempio, diminuire la luminosità del display e si può abbassare il volume delle suonerie e l'audio, in generale, che riguarda le varie applicazioni nonché l'ascolto di musica e simili.
Un altro stratagemma di facile attuazione è quello di chiudere le app non più utilizzate, che possono portare a consumi non indifferenti anche se rimangono aperte in background.
Un punto di attenzione meno banale per aumentare la durata della batteria dello smartphone e similari è quello di utilizzare solo caricabatterie di qualità per ricaricare il proprio dispositivo mobile; alcuni caricabatterie universali venduti a pochissimi euro, infatti, possono ricaricare le batterie sottoponendole ad un certo danneggiamento rilevabile alla lunga, poiché sono realizzati con materiali scadenti e/o con circuiti e componenti elettronici non adeguati.
Infine, un buon consiglio è quello di prevenire malfunzionamenti "invisibili" dei dispositivi che, senza che nessuno se ne accorga, aumentino il livello di consumo, sprecando, di fatto, risorse; questo obiettivo può essere agevolmente raggiunto con la semplice operazione di riavviare il dispositivo almeno una volta a settimana, al fine di resettarne eventuali malfunzionamenti occulti che possono essere davvero molto dispendiosi. Questo avrà anche la conseguenza di renderlo più veloce e quindi di tenerlo attivo per un minor tempo.
Con i moderni dispositivi mobili, tra l'altro, viene meno l'idea di salvaguardare la batteria lascianda sotto corrente più del dovuto; i vecchi cellulari, infatti, traevano beneficio da questa pratica perché la batteria si danneggiava se tenuta troppo in carica, ma gli smartphone ben più moderni includono un dispositivo che esclude automaticamente la carica della batteria quando questa è stata sotto corrente il tempo giusto. Per le stesse ragioni, la batteria di uno smartphone non si danneggia utilizzandolo sotto carica.
Analogamente, mentre una volta aveva senso effettuare cicli di carica completi, ricaricando il cellulare quando era il più possibile scarico, oggi, le nuove batterie a ioni di litio non soffrono dell'effetto memoria e possono essere ricaricate, senza danni, quando si vuole. Ciononostante, secondo alcuni è preferibile non far scendere troppo il livello di carica della batteria e ricaricare il dispositivo quando la sua carica non ha ancora raggiunto il limite.
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Tag: batteria, carica, dispositivo, esempio, durata, ricaricare, corrente, internet, giorno
Temi: risparmio energetico, semplice operazione, logoramento continuo, facile attuazione, danneggiamento rilevabile
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