Tasso di interesse di un conto deposito
Quello del tasso di interesse applicato a un certo capitale da investire è il primo parametro che balza all'attenzione di chi si informa per aprire un conto deposito. La stima dell'entità degli interessi che si possono percepire depositando i propri risparmi in un conto deposito, che sia vincolato o meno, rappresenta un concetto tanto tangibile quanto interessante, essendo un fattore concreto e immediatamente percepibile anche da chi non ha molta familiarità con il mondo finanziario. E' anche per questo motivo che le banche, in genere, cercano di attirare nuovi clienti verso i loro prodotti finanziari con offerte allettanti che puntano tutto, o quasi, su quel numero che indica la percentuale di interessi dovuta al cliente sul capitale depositato.
E' quindi importante avere una idea di come il tasso di interesse offerto da una banca con un determinato conto deposito vari al variare del tempo. I fattori che regolano questa variazione, per ciascun prodotto offerto, sono molti e sono in buona parte legati all'andamento del mercato finanziario. In particolare, lo spread, ossia il differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi, è uno degli indici a partire dai quali si può provare a prevedere se il tasso di interesse offerto per l'investimento in un certo conto deposito potrà aumentare o diminuire nel breve e medio periodo.
E' molto difficile fare previsioni a lungo periodo, soprattutto in periodi di crisi, dove forti e improvvise oscillazioni nel mercato finanziario e preoccupanti instabilià politiche ed economiche la fanno da padrone, ma, in generale, nel breve e medio periodo contemplanti un arco temporale di pochi mesi, si può stimare che, quando lo spread aumenta, i tassi di interesse sui conti deposito diminuiscono e, quando lo spread diminuisce, i tassi di interesse aumentano. Ecco quindi che, quando lo spread è molto contenuto e scende ad un livello molto basso, si potrebbe presumere che i tassi di interesse dei conti deposito scendano, mentre con uno spread con tendenza al rialzo, variante intorno ai 350 punti e più, giusto per fare un esempio, si potrebbe presumere che i tassi di interesse dei conti deposito aumentino. In sostanza, in generale, maggiore è il rischio delle finanze dello Stato, minore sarà il tasso di interesse offerto da un conto deposito.
Inoltre, a parte la fluttuazione del tasso d'interesse offerto dalle banche in funzione del quadro economico e della situazione finanziaria dei mercati azionari, c'è da dire che il tasso di interesse percepibile grazie ad un conto deposito varia molto anche in funzione di un eventuale vincolo temporale di tenuta del denaro sul conto; grazie ad un conto deposito vincolato, infatti, il tasso di interesse lordo annuo ottenuto può superare, in genere, anche il 4%, una percentuale davvero di tutto rispetto se confrontata, ad esempio con quella tipica di un conto corrente tradizionale. Infine, il tasso di interesse varia anche in funzione dell'entità del capitale investito; più denaro si deposita, più il tasso di interesse applicato dalla banca sul conto deposito sarà alto, seguendo quindi l'idea che convenga investire il più possibile in un conto deposito per avere il massimo rendimento possibile.
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Tag: interesse, conto, deposito, tasso, offerto, spread, funzione, finanziario, capitale
Temi: conto deposito, interesse lordo, vincolo temporale, mercato finanziario, interesse percepibile
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