Diversificazione degli investimenti


Quando si ha un gruzzoletto da investire il primo problema che si pone è quello di scegliere su quale prodotto puntare, visto che il panorama che si prospetta è ricco di possibilità, ciascuna con i suoi pro e i suoi contro.

Anche se sono finiti i tempi dei rendimenti facili supportati da tassi di interesse vertiginosi, non si può certo dire che oggi non sia possibile trarre un profitto dal proprio denaro, anche se con possibilità di scelte valide molto ridotte rispetto al passato.

La prima regola d'oro di un buon investitore è quella di non fossilizzarsi su un tipo di investimento particolare, ma di diversificare, dividendo il rischio di perdita su più fronti per ridurlo nel suo complesso. In questo modo, anche se le cose si dovessero mettere male su un fronte, ci sarebbe una buona possibilita che vadano nel verso giusto su altri fronti.

In quest'ottica di diversificazione degli investimenti il prodotto bancario conto deposito assume un ruolo cruciale e non può non essere considerato; si tratta infatti di una forma di investimento tra le più remunerative e sicure del mercato, in grado di garantire rendimenti a favore dei sottoscrittori con tassi di interesse lordi annui fino a circa il 2%, non male considerato il periodo di crisi generale di questi ultimi anni.

I titoli di Stato, quali i BOT, i BTP e i CCT, andrebbero considerati per la loro estrema sicurezza, essendo garantiti dallo Stato, ma andrebbero decisamente evitati per gli interessi offerti, estremamente bassi quando non nulli, a meno che si abbiano la voglia e le competenze per operare con i titoli sul mercato secondario senza attendere la loro scadenza, in processi di compravendita con annessi rischi di perdita, oltre che possibilità di guadagno.

Nel caso dei BTP, ad esempio, trattandosi di titoli a scadenza pluriennale, si potrebbe sfruttare il continuo calo dei rendimenti di questo ultimo periodo per provare a trarre un profitto sul mercato secondario, vendendo i titoli dopo pochi mesi dall'acquisto, ma è imprescindibile valutare la fattibilità della cosa considerando che conti deposito e Btp hanno caratteristiche molto diverse e quindi, chi è abituato a ragionare con la sicurezza dei conti deposito in termini di integrità del capitale investito e certezza degli interessi, potrebbe trovarsi spiazzato.

D'altronde, le notizie scoraggianti della Borsa distolgono sempre più il risparmiatore medio, soprattutto quello italiano, dall'investire in azioni, in obbligazioni e in altri prodotti ad alto rischio, seppure ad alta possibilità di rendimento. Quando lo spread, dato dal rapporto BTP/Bund, torna a salire, si possono immaginare i timori di chi non ha scelto una via sicura per i propri investimenti.

Molto spesso le reazioni scomposte della Borsa di Milano, a cui ultimamente ci si è fin troppo abituati, fanno sì che nella diversificazione degli investimenti entrino in gioco sempre meno azioni ed obbligazioni, e partecipino invece beni rifugio, quali il classico mattone, e appunto prodotti finanziari ritenuti sicuri, quali i conti deposito.

Se è vero che vi sono molte differenze tra i più svariati prodotti di investimento, rilevabili ad esempio da un confronto tra conti deposito e titoli di Stato, a maggior ragione ve ne sono se si rivolge l'attenzione a prodotti concettualmente del tutto diversi, rilevabili ad esempio effettuando un confronto tra conti deposito e beni immobili.

Va da sé che non esiste una ricetta miracolosa per ogni investitore e che l'investimento migliore per ognuno dipende dalla propria propensione al rischio, oltre che da una certa bravura, da una certa competenza in materia e da una buona dose di fortuna; un motivo in più per diversificare i propri investimenti e sperare che alcuni di essi siano fruttuosi e compensino eventuali scelte sbagliate in campi infruttuosi.

Quando si parla di investimenti rischiosi si deve considerare che l'Italia, in particolare, è una sorvegliata speciale dell'Europa e non solo, in quanto è uno dei Paesi più importanti dell'UE, la cui eventuale sorte potrebbe trascinare in picchiata l'intera Unione. Contraddistinta più volte in passato da una instabilità politica di grande rilevanza, è stata oggetto di accese discussioni su un suo possibile default, un vero e proprio fallimento che avrebbe compromesso senz'altro la stabilità dell'Europa e i fondamentali equilibri mondiali in tema economico e sociale.

I conti deposito costituiscono, in questi contesti, un ingrediente fondamentale che non dovrebbe mai mancare nella ricetta della diversificazione degli investimenti, soprattutto se si considera che ogni depositante gode di una garanzia per ogni banca in cui dovesse aprire un conto deposito, grazie ai fondi di garanzia per i depositi, istituiti per legge allo scopo di rimborsarlo, in caso di default bancario, fino ad un massimo di 100.000 euro cumulativi per banca.

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Tag: deposito,   investimento,   mercato,   rischio,   esempio,   diversificazione,   stato,   conto,   ricetta

Temi: conto deposito,   mercato secondario,   crisi generale,   ultimo periodo,   ruolo cruciale

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