Tariffe interbancarie
Le tariffe interbancarie consistono nelle commissioni che la banca del cliente applica alla banca di un commerciante per l'utilizzo di carte di pagamento, intendendo sostanzialmente le carte di credito, le carte di debito e le carte prepagate, generalmente ricaricabili.
Si tratta di commissioni che non interessano direttamente il cliente, in quanto sono appunto a carico degli esercenti e vengono applicate solo se il pagamento avviene con una carta, ad esempio con una carta di credito, con le dovute eccezioni; interessano però il cliente indirettamente poiché gli esercenti, mettendo in conto quest'onere, sono spesso portati ad aumentare il prezzo della merce, sostenendo un meccanismo di compensazione che alla fine colpisce negativamente entrambi i soggetti, ma possono anche, più semplicemente, rifiutare pagamenti con tali carte.
Le tariffe bancarie vengono talvolta considerate alla stregua di costi nascosti poiché il consumatore, spesso e volentieri, non ne sa nulla, non essendone coinvolto in prima persona, ma la sua banca le applica alla banca del commerciante ogniqualvolta il cliente autorizza una transazione, per l'acquisto di un bene con carta di credito o con carta di debito o con altro tipo di carta utilizzabile allo stesso modo.
Le tariffe interbancarie sono state oggetto di polemica per molto tempo, essendo ritenute dagli interessati troppo alte, ed hanno quindi innescato una percezione negativa non solo nei commercianti su cui gravano direttamente, ma anche negli utilizzatori di carte di pagamento che sono al corrente del fatto che se tali commissioni non esistessero, o fossero oggetto di forte ridimensionamento, potrebbero acquistare la merce ad un prezzo inferiore.
In tempi duri, di crisi come quelli che si vivono sulla propria pelle da alcuni anni a questa parte, potrebbe insomma servire molto all'economia nazionale ed europea abbassare le tariffe interbancarie, e non è quindi un caso che l'UE si sia espressa a favore di un taglio di tali tariffe. Fortunatamente, quindi, le Istituzioni ad alto livello sposano l'idea che commissioni interbancarie più basse porterebbero ad un concreto beneficio per l'intera collettività.
Nella direzione suddetta si è mossa la Commissione Europea, proponendo di abbassare le tariffe interbancarie ad un valore dello 0,3% dell'importo della transazione per le carte di credito, in particolare dei circuiti Visa e MasterCard, e dello 0,2% per le carte di debito, che in pratica sono le carte Bancomat, proponendo al contempo un importo massimo di 7 centesimi di euro, come tetto valido per l'intera Europa. Più precisamente, la percentuale dello 0,2% andrebbe applicata all'importo della transazione se questa è internazionale oppure se è nazionale e sono trascorsi almeno 5 anni dall'introduzione della norma; diversamente andrebbe applicata alla media pesata annuale di tutte le transazioni effettuate nel Paese in cui ci si trova.
Poiché l'economia dei Paesi dell'UE non è uniforme ed ogni Stato ha le sue vedute in materia, non è semplice imporre tetti per le tariffe accettabili per tutti i big del settore; gli interessi in gioco sono tanti e l'Europa non è così omogenea, economicamente parlando, da potersi applicare con facilità e speranza di successo un'unica politica su tariffe interbancarie che, abbattute significativamente, porterebbero per forza di cose a perdite per almeno uno dei soggetti coinvolti.
Visa, ad esempio, ha criticato la presa di posizione europea ritenendola poco idonea a conciliare esigenze relative a nazioni diverse, mentre alcune associazioni dei consumatori e la stessa ABI ritengono che un abbassamento delle commissioni interbancarie di questo tipo potrebbe addirittura essere controproducente, in quanto gli esercenti potrebbero mantenere gli stessi prezzi, in barba alla riduzione degli oneri a loro carico, e le banche potrebbero invece aumentare le commissioni a carico dei clienti per il mantenimento delle carte di pagamento, rifacendosi sui consumatori per la riduzione dei loro guadagni provenienti dai commercianti. Si noti che American Express e Diners non sono coinvolti in questo discorso poiché presentano un tipo di funzionamento diverso da Visa e MasterCard.
Fatto sta che, alla fine, si è pervenuti ad un accordo per il tetto alle tariffe interbancarie, grazie allo sforzo congiunto del Parlamento europeo, del Consiglio europeo e della Commissione europea, un accordo grazie al quale le tariffe interbancarie applicate all'interno dell'UE sono uniformi, sia che si tratti di transazioni nazionali sia che si tratti di transazioni internazionali.
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Tag: carta, banca, pagamento, credito, cliente, transazione, debito, carico, merce
Temi: importo massimo, tetto valido, carta utilizzabile, concreto beneficio, pesata annuale
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